riporto da:
http://www.vespags.it/?m=200805&page=146&show=slide
Se la vespa GTS 250 si definiva come erede naturale della mitica GS, dopo pochi anni dalla sua uscita un nuovo modello prende di prepotenza il suo posto. E di pochi giorni infatti la notizia del debutto di Vespa GTS 300 Super, la più potente di sempre che porta nella classe “over 250” l’eleganza esclusiva della mitica dueruote Piaggio. In lei, la classicità e lo stile unico di Vespa si sposano a un’evidente vena di sportività e le linee raffinate acquisiscono un aspetto decisamente grintoso.
Vespa GTS 300 Super incarna insomma, in chiave sportiva e moderna, i valori di stile, comodità, sicurezza e robustezza del marchio Vespa. Spinta da un modernissimo e potente motore a 4 valvole raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, omologato Euro3, Vespa GTS 300 Super si distingue per le straordinarie doti di elasticità e brillantezza del propulsore che ne fanno una vera “bruciasemafori”.
GTS 300 Super nasce per continuare una linea di elegante sportività che vanta modelli mitici quali la Vespa GS del 1955 ha iniziato, per seguire poi con la 180 SS del 1964, la 90 SS del ‘65, la 200 Rally del 1972, la Vespa ET3 del 1976, fino alla T5 “Pole Position” del 1985. Sigle mitiche nella storia dello scooter più famoso e – con oltre 17 milioni di esemplari prodotti dal 1946 a oggi – diffuso sul pianeta Terra. E ancora una volta Vespa cambia veste, per ampliare la sua collezione, indossando un nuovo abito, confezionato senza alcun compromesso, che sottolinea il suo carattere sportivo. Un abito fatto di forme, dettagli e colori, tutti votati ad esprimere sportività e dinamismo. Vespa GTS 300 Super fonde in sé non solo sportività e prestazioni, ma anche distintività e carattere.
La scocca, anima metallica di Vespa, subisce un’importante modifica: sul lato destro spicca, quale elemento distintivo, una griglia con feritoie orizzontali, è un richiamo evidente alle più belle Vespa del passato e dona un elegante tocco sportivo alla vista laterale del veicolo. I nuovi cerchi in lega bicolore sono un richiamo a quelli scomponibili di un tempo e sottolineano la sportività del 145esimo modello nella storia di Vespa. Il reparto sospensioni è impreziosito dalla verniciatura in rosso corsa della molla sull’anteriore, un dettaglio “racing” che distingue la nuova GTS 300 Super. Una nuova mascherina anteriore sottolinea l’indole sportiva, rinunciando alla luce di posizione per sfoggiare una griglia, arricchita da elementi cromati.
Anche l’espressione del faro, tondo come nella migliore tradizione di Vespa, viene “accigliata” con l’utilizzo di una cornice nera, lo sguardo di Vespa è ora più cattivo.
La strumentazione, completamente analogica come nella migliore tradizione corsaiola, accoglie nuove grafiche, con numeri bianchi su fondo nero: ne risulta una lettura facilitata e una forte caratterizzazione. La sella si distingue per forme e materiali tipici della sportività dei veicoli italiani. Al nero del rivestimento, si contrappone il grigio chiaro della finitura perimetrale, un esplicito riferimento al passato. Due le versioni proposte: la “touring”, fornita di serie che privilegia comfort e fruibilità e la versione “sport”, offerta in optional, che valorizza il dinamismo della linea generale di Vespa GTS 300 Super grazie alla configurazione monoposto. Vespa GTS 300 Super nasce in due colorazioni dal carattere forte, che ne sottolineano l’anima sportiva: Nero Lucido e Montebianco.
L’incremento di prestazioni del propulsore, è stato volto alla ricerca delle massime prestazioni in ripresa e accelerazione doti fondamentali nel commuting metropolitano. La cilindrata del monocilindrico Quasar a 4 valvole, iniezione elettronica e raffreddato ad acqua è stata portata a 278 cc grazie all’aumento sia dell’alesaggio (ora da 75 mm), sia della corsa (63 mm).
Rispetto alla GTS 250, la nuova GTS 300 Super si distingue così per il più alto livello di coppia del nuovo motore (22,3 Nm contro 20,1) raggiunto ad un più basso regime (5.000 giri contro 6.500 della 250). Numeri che, tradotti su strada, significano un’elasticità di marcia e una ripresa dalle basse velocità che non ha eguali in questa classe di cilindrata. Vespa GTS 300 Super si connota così come uno straordinario veicolo per la metropoli dove esprime il meglio di sè.
Vespa è l’unico scooter al mondo con scocca portante in acciaio. Un’esclusività costruttiva che distingue Vespa da ogni altro veicolo a due ruote sin dal primo esemplare del 1946. In termini più semplici Vespa non ha un telaio in tubi saldati rivestito da plastiche ma è la stessa “carrozzeria”, tutta in acciaio, a sostenere il motore e tutte le parti meccaniche. Una filosofia costruttiva che assicura a Vespa doti superiori di rigidità (sino al 250% in più rispetto a uno scooter con telaio in tubi): ne derivano una straordinaria precisione di guida e una robustezza che è ormai leggendaria. All’interno della scocca di Vespa GTS 300 Super, sotto la sella, trova spazio il serbatoio che, benché possa contenere ben 9 litri di benzina, a tutto vantaggio dell’autonomia, non compromette lo spazio sottosella né l’agevole accesso al motore una volta sfilato (senza l’uso di attrezzi) il vano portacasco che può contenere due caschi demi-jet. Alla rigidità della scocca, Vespa GTS 300 Super associa una ciclistica che si caratterizza per le ruote da 12” gommate con pneumatici da 120/70 (anteriore) e 130/70 (posteriore).
La sospensione anteriore adotta la classica bielletta oscillante, elemento tipico della storia di Vespa, dotato di eccellenti caratteristiche dinamico-funzionali: questo schema, infatti, separa le funzioni di sostegno da quelle di ammortizzamento; risulta neutro in frenata, e offre un effetto antiaffondante oltre la metà corsa. La molla in rosso racing diventa un elemento di distinzione per Vespa GTS 300 Super. Al posteriore lavorano due ammortizzatori idraulici regolabili nel precarico molla che sono fissati al carter trasmissione e alla staffa supporto marmitta.
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